Daspo dopo l'aggressione al carabiniere, studentessa bandita da tutti i bar. Ma il Tar annulla: «Per andare all'università deve passarci davanti»


AI Summary Hide AI Generated Summary

Key Events

A female student in Padua, Italy, was issued a two-year Daspo (a ban on accessing bars and pubs) after assaulting a police officer during a drunken altercation. The assault involved the student grabbing the officer by the neck.

The Padua police department cited her negative behavior and potential danger to public order as grounds for the Daspo.

Court Decision

The court ruled that the Daspo was disproportionate as it prevented the student from attending university due to the location of her residence and the prevalence of bars along her route. Therefore, the Daspo was annulled.

  • The court considered the student's need to access the university, which was impossible to do without crossing paths with many bars.
  • The court's decision highlights the need for a balance between maintaining public order and considering individuals' fundamental rights and needs.
Sign in to unlock more AI features Sign in with Google

PADOVA - Dovrebbe star lontano da ogni locale di Padova e provincia per due anni ma non può perché abita al Portello e la strada che percorre ogni giorno per andare all’università è costellata di esercizi pubblici. Sono i motivi che hanno spinto il Tar a cancellare il Daspo emesso dalla Questura di Padova nei confronti di una studentessa del Bo perché nel sanzionarla, ed espellerla dalle zone della movida, non sono state “adeguatamente valutate le specifiche esigenze di studio dell’interessata”. E poco importa che la protagonista della vicenda sia stata arrestata per aver aggredito un carabiniere stringendogli le mani al collo, da ubriaca. Perché quel Daspo le rende impossibile “soddisfare le sue ordinarie esigenze di vita”, cioè lo studio, e quindi va “annullato”.

Il provvedimento

Il provvedimento emesso dalla Questura il 25 novembre con il quale si impediva alla studentessa non solo l’ingresso nei locali della provincia ma anche il solo avvicinamento alle zone, nasce da un episodio di venti giorni prima. Il 5 novembre infatti una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri interveniva all’esterno di un locale della zona industriale cittadina: a chiamare i militari erano stati i gestori dell’esercizio pubblico dopo che tre giovani, due ragazze e un ragazzo, ubriachi, avevano aggredito l’addetto alla sicurezza. Oltre ai carabinieri, sul posto era arrivata anche un’ambulanza del Suem a soccorrere uno dei ragazzi, del tutto fuori di sé. Ma era stato alla vista dei militari che i tre ragazzi avevano perso la testa, iniziando a insultarli e colpirli con calci e pugni. Ad avere la peggio (cinque giorni di prognosi) era stato un carabiniere preso per il collo dalla studentessa. La giovane era quindi stata arrestata con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale: un arresto poi convalidato dal giudice che però non aveva emesso nessuna misura cautelare, scarcerando la ragazza. A impedirle di ripetere fatti simili ci aveva quindi pensato la questura che “evidenziata la sua negativa personalità” e viste le sue “condotte potenzialmente pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica, mostrando spregio per le regole di civile convivenza” firmava un Daspo di due anni con il quale tenerla, di fatto, distante da ogni bar del Padovano.

Was this article displayed correctly? Not happy with what you see?

We located an Open Access version of this article, legally shared by the author or publisher. Open It
Tabs Reminder: Tabs piling up in your browser? Set a reminder for them, close them and get notified at the right time.

Try our Chrome extension today!


Share this article with your
friends and colleagues.
Earn points from views and
referrals who sign up.
Learn more

Facebook

Save articles to reading lists
and access them on any device


Share this article with your
friends and colleagues.
Earn points from views and
referrals who sign up.
Learn more

Facebook

Save articles to reading lists
and access them on any device