Milano, Domenico Livrieri uccise e fece a pezzi la vicina di casa Marta Di Nardo: condannato a 25 anni di carcere | Corriere.it


Domenico Livrieri was sentenced to 25 years in prison for the murder and dismemberment of his neighbor, Marta Di Nardo, in Milan, Italy.
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di Redazione Milano

L'uomo aveva ucciso la vicina il 4 ottobre 2023 in via Pietro Da Cortona: l'aveva incontrata per restituirle 20 euro. Riconosciuto il vizio parziale di mente

La Corte di assise di Milano ha condannato a 25 anni di reclusione Domenico Livrieri, il 47enne reo confesso dell'omicidio della vicina di casa Marta Di Nardo, commesso il 4 ottobre 2023. Il collegio, presieduto da Antonella Bertoja con giudice a latere Sofia Fioretta, ha riconosciuto a Livrieri la circostanza attenuante del vizio parziale di mente in prevalenza sull'aggravante del nesso teologico della rapina aggravata. ù

Secondo le indagini del pm Leonardo Lesti e dei carabinieri della compagnia Monforte Levrieri avrebbe ucciso e fatto a pezzi la donna il 4 ottobre 2023 in via Pietro da Cortona per rubarle delle carte di credito. Livrieri sarebbe dovuto essere in una Rems dopo che il 31 marzo 2022 un giudice nell'ambito di un procedimento per violenza sessuale e lesioni ne aveva disposto il collocamento. Un provvedimento mai eseguito a causa della carenza di posti negli ex ospedali psichiatrici. Il giorno dell'omicidio l'uomo avrebbe chiamato - stando al suo racconto - Di Nardo «perché doveva restituirle venti euro. Quindi, la donna lo raggiungeva a casa e qui mentre erano seduti sul bordo del letto a conversare, appena la Di Nardo si girava, le sferrava un colpo con un coltello - nascosto precedentemente sotto la coperta - all'altezza del collo». 

Dopo averla colpita Livrieri - si leggeva nell'ordinanza di custodia cautelare - «lasciava la donna sul posto, per poi nasconderla sotto al letto per circa una settimana, preoccupandosi prima di ripulire tutto». Solo dopo giorni quindi il 46enne ha deciso di tagliarla a metà con «lo stesso coltello utilizzato per ucciderla». Da qui la decisione dell'uomo «sperando di non essere scoperto» di avvolgere e nascondere il corpo nel soppalco della cucina. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 60 giorni. I giudici hanno disposto la misura di sicurezza del collocamento in una Rems di 5 anni a pena espiata.

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7 aprile 2025

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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