Prostituzione ed escort hanno il proprio codice del fisco - Notizie - Ansa.it


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Key Changes in ATECO Codes

The Italian National Institute of Statistics (Istat) has updated its ATECO (Economic Activities) codes, including a new classification for 'meeting and similar services,' encompassing prostitution and escort services (code 96.99.92). This means these services are now officially classified for statistical and tax purposes, requiring workers to pay income tax and VAT.

Financial and Legal Implications

The Istat estimates the taxable turnover of the sex work industry in 2022 was approximately €4.7 billion. However, the new classification has caused controversy, potentially clashing with Italian laws against exploitation of prostitution. Determining consent becomes a central legal challenge.

Legal and Political Reactions

Legal experts point out that any form of exploitation, inducement, or facilitation of prostitution remains illegal, punishable by up to six years imprisonment and a fine. The Codacons consumer rights organization and politicians like Alessandra Maiorino (M5S) have voiced concerns, highlighting the contrast between the fiscal recognition and the illegality of facilitating prostitution. The debate continues, touching upon the potential for a fiscal conflict and the larger discussion around Italy's prostitution laws.

ATECO Code Explained

The ATECO code is a classification system used by Istat to identify economic activities. This revised classification (ATECO 2025) aims for consistency with the European classification of economic activities. Previous ATECO classifications lacked specificity in this sector. The new code has been used by the government in previous periods, such as during the pandemic, to determine which businesses could remain open and to allocate financial aid.

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 Esistono solo due certezze nella vita: una è la morte, l'altra sono le tasse. A questa massima, attribuita al presidente Usa Benjamin Franklin, non sfugge neanche la prostituzione e chi la organizza. Ora, dopo un intervento dell'Istat, prostituzione ed escort hanno il proprio codice Ateco (acronimo di "ATtività ECOnomiche"), cioè il sistema di classificazione utilizzato per identificare le attività economiche, con numerose ricadute, da quelle statistiche a quelle fiscali. E tra i codici Ateco si trova di tutto: dagli astrologi-spiritisti fino ai servizi di ricerca grafologica. Insomma ora questi lavoratori del sesso saranno classificati dalle statistiche ufficiali e dovranno pagare le tasse, Irpef e Iva come tutti, anche se già lo potevano fare con i precedenti codici Ateco che erano però molto più generici facendo riferimento a "servizi alla persona non classificati"

Ma quale sarebbe l'incasso per lo Stato ammesso che tutti i lavoratori del sesso si mettessero in regola? Dipende chiaramente dal reddito e dalle relative aliquote. Ma il giro d'affari fiscalmente aggredibile sarebbe enorme: sempre l'Istat lo valutava nel 2022 a circa 4,7 miliardi, cresciuto in un solo anno del 4%. La nuova classificazione Ateco 2025 sviluppata dall'Istat è in vigore da gennaio e ha iniziato ad essere utilizzata dall'1 aprile. La divisione 96 - spiegava l'Istat - "è stata completamente ristrutturata prevedendo nuovi gruppi e nuove classi". E' spuntato così il codice 96.99.92 relativo ai 'Servizi di incontro ed eventi simili', che ricomprende: "attività connesse alla vita sociale, ad esempio attività di accompagnatori e di accompagnatrici (escort), di agenzie di incontro e agenzie matrimoniali; fornitura o organizzazione di servizi sessuali, organizzazione di eventi di prostituzione o gestione di locali di prostituzione; organizzazione di incontri e altre attività di speed networking".

L'Istat travolta dall'effetto della notizia precisa: "L'implementazione della classificazione Ateco 2025 a livello nazionale riguarderà solo gli operatori economici residenti che svolgono attività legali". E comunque è solo "stato recepito dalla classificazione europea delle attività economiche il codice 96.99", una classificazione che originariamente può riguardare anche attività illegali e serve soprattutto per rendere omogenee a livello europee le statistiche. La questione non è semplice: avendo codificato e dunque riconosciuto fiscalmente questi lavoratori, l'Agenzia delle Entrate, così come fa con gli autonomi, potrebbe contestare il mancato pagamento delle tasse. Ma il problema oltre ad essere fiscale è anche legale: la nuova classificazione sembrerebbe cozzare con il reato di sfruttamento. Diverso il discorso per gli/le escort che prestano solo un servizio di rappresentanza.

Ma chi garantisce all'agenzia di incontri che poi non si sia consumato un rapporto? Il reato di sfruttamento si contesta però solo se il prestatore del servizio non è consenziente. Ma chi potrà stabilirlo? L'avvocata Maddalena Claudia Del Re, penalista ed esperta di diritto di famiglia puntualizza: "Al momento è vietata qualunque forma di sfruttamento, induzione e favoreggiamento della prostituzione. Il reato è punito con la reclusione fino a sei anni e con la multa fino a 10.329 euro". E ricorda Del Re: "Da anni si discute di una riforma delle norme in materia di prostituzione essendo quelle attuali risalenti alla legge Merlin del 1958". Dubbi anche dal Codacons che parla di un "corto circuito fiscale". La decisione Istat "si pone in netto contrasto con la legge italiana che se da un lato non vieta la prostituzione, dall'altro prevede il reato di sfruttamento della prostituzione, inteso anche come partecipazione ai proventi dell'attività di prostituzione".

 

"Se confermato, sarebbe grave che il fisco prevedesse nei nuovi codici Ateco l'organizzazione di servizi sessuali. - tuona Alessandra Maiorino, vicecapogruppo M5S al Senato - Perché è vero che la prostituzione in Italia non è illegale, ma lo sono tutte le attività di favoreggiamento, sfruttamento e induzione. Esattamente ciò che si va a regolarizzare, dal punto di vista fiscale". Il dibattito è solo iniziato e mentre il vicepremier Matteo Salvini di recente ha detto di essere d'accordo con la riapertura delle case chiuse torna alla mente la frase dell'arciduchessa d'Austria, Maria Teresa d'Asburgo, che circa 300 anni fa sentenziò: "Per abolire la prostituzione bisognerebbe abolire gli uomini".   

Che cosa è il codice Ateco

Il codice Ateco (acronimo di "ATtività ECOnomiche") è un sistema di classificazione adottato dall'Istat per identificare in modo univoco le attività economiche delle imprese e dei liberi professionisti. 

   Il codice è formato da una combinazione alfa numerica che identifica l'attività economica svolta dall'impresa: le lettere individuano il macro settore economico di appartenenza; i numeri - da due fino a sei cifre - rappresentano invece, con diversi gradi di dettaglio, le specifiche articolazioni e sottocategorie dei settori (come appunto il codice 96.99.92 relativo ai 'Servizi di incontro ed eventi simili'). Dopo diverse revisioni (Ateco 1991, Ateco 2002, Ateco 2007, Ateco 2022), dal primo gennaio 2025 è entrata in vigore Ateco 2025, classificazione che ha iniziato ad essere utilizzata operativamente a partire dallo scorso primo aprile. La classificazione è stata aggiornata in collaborazione con Agenzia delle Entrate, Camere di Commercio, enti, ministeri ed associazioni imprenditoriali interessate. Il processo di revisione coordinato dall'Istat è iniziato nel 2018, rappresenta la versione nazionale della classificazione europea delle attività economiche rappresentando la peculiarità del sistema produttivo nazionale.

   Nelle versioni precedenti, alcuni dei servizi oggi indicati tra quelli 'di incontro' venivano classificati sotto la voce 'Altri servizi alla persona (non classificati)' usati ad esempio dalle massaggiatrici al codice 96.09.09 oppure sotto l'indicazione 'Agenzie matrimoniali e d'incontro' con il codice 96.09.03.

   Il codice Ateco viene fornito a ciascuna impresa all'atto della comunicazione al Registro imprese dell'avvio dell'attività economica e dunque utilizzato in sede di registrazione di una partita Iva. La classificazione è stata utilizzata massicciamente durante la pandemia. Nei periodi di lockdown (soprattutto quello del marzo-aprile 2020), il governo ha usato i codici Ateco per stabilire quali attività potevano rimanere aperte a dispetto della chiusura generalizzata delle attività economiche e sociali. Nello stesso periodo, lo Stato ha fatto riferimento agli stessi codici anche per erogare contributi a fondo perduto, crediti d'imposta, bonus affitti ed esoneri contributivi. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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