Viste le esplosioni cosmiche più potenti dopo il Big Bang - Spazio e Astronomia - Ansa.it


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Discovery of Powerful Cosmic Explosions

The Gaia space telescope has detected exceptionally powerful cosmic explosions, surpassing the energy output of 100 suns. These events, dubbed 'extreme nuclear transients,' are significantly brighter and longer-lasting than typical supernovae.

Cause of the Explosions

The explosions are attributed to the destruction of stars, at least three times the mass of our Sun, by supermassive black holes. This phenomenon, while similar to known 'tidal disruption events,' exhibits unprecedented luminosity and duration.

Rarity and Significance

These extreme nuclear transients are incredibly rare, estimated to occur 10 million times less frequently than supernovae. Researchers suggest that they might play a crucial role in the rapid growth and mass accumulation of supermassive black holes.

  • Two such events were observed in 2016 and 2018 by Gaia.
  • The findings were published in Science Advances.
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Gigantesche esplosioni cosmiche mai viste prima, le più potenti dopo il Big Bang, sono state scoperte per caso analizzando i dati del telescopio spaziale Gaia, dell’Agenzia Spaziale Europea: nel corso della sua missione, durata 10 anni e conclusa a gennaio 2025, lo strumento ha registrato degli improvvisi ed estremi aumenti di luminosità nel cuore di galassie lontane, colossali lampi di luce che hanno rilasciato un’energia pari a quella prodotta nella loro intera vita da 100 Soli messi insieme.

 

Rappresentazione artistica di una stella massiccia dilaniata da un buco nero con una violenza mai vista (fonte: University of Hawaii)

 

L’analisi dei fenomeni osservati, pubblicata sulla rivista Science Advances e guidata dall’Università delle Hawaii, ha rivelato un fenomeno nuovo e familiare al tempo stesso: la causa sono stelle almeno 3 volte più massicce del Sole, fatte a pezzi da buchi neri supermassicci con una violenza mai vista finora.

“Abbiamo osservato stelle fatte a pezzi da buchi neri per oltre un decennio – afferma Jason Hinkle, che ha guidato i ricercatori – ma questi eventi sono diversi e raggiungono una luminosità quasi 10 volte superiore a quella che vediamo normalmente. E non solo sono molto più luminose del normale – aggiunge – ma rimangono tali per anni, superando di gran lunga l'energia emessa perfino dalle più luminose esplosioni di supernova conosciute”.

 

Rappresentazione artistica dell'esplosione di una stella massiccia divorata da un buco nero con una violenza mai vista (fonte: University of Hawaii)

 

Quando una stella viene fatta a pezzi da un buco nero, gli astrofisici parlano di ‘eventi di distruzione mareale’, ma a questo nuovo fenomeno hanno dovuto dare un nome diverso, quello di ‘transienti nucleari estremi’. Tra i dati raccolti da Gaia si nascondevano due eventi di questo tipo, uno rilevato nel 2016 e uno nel 2018. I ricercatori hanno stimato che questi fenomeni sono incredibilmente rari, circa 10 milioni di volte più delle supernovae, e potrebbero costituire uno dei meccanismi che permettono ai buchi neri supermassicci di accumulare massa velocemente e crescere a dismisura.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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