Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.
Sono un ragazzo gay di 35 anni, vivo nella zona di San Francisco. Sto per farmi un fine settimana fuori insieme al mio fidanzato e altre due coppie gay. Siamo tutti molto amici, ma in maniera puramente platonica: almeno finora, ma mi eccita molto l’idea di trasformare questa vacanzina tra coppie in una bella ammucchiata. Credo siano tutti in coppia aperta come noi, ma non abbiamo mai giocato con nessuno di loro e in generale ho un’esperienza molto limitata con il sesso di gruppo. Come facciamo a tastare il terreno per capire se alle altre due coppie va di spassarsela, senza creare imbarazzi e rovinare l’atmosfera del viaggio?
– Weekend In The Country
“A noi sono capitate cose del genere in maniera spontanea”, ha detto un mio amico gay che è una grandissima zoccola, dopo che gli ho girato la tua domanda. “Ma senza programmarlo in anticipo è successo solo alla quarta o quinta sera di una settimana di vacanza a Provincetown, dopo che si era accumulata un bel po’ di tensione erotica dovuta all’incertezza. E quando finalmente è successo, era ormai abbastanza chiaro che nel gruppo c’era un’intesa: tutti avevano fatto capire che ci stavano”.
Come te, Witc, quella zoccola del mio amico ha una relazione aperta – anzi spalancata – e ha molta più esperienza di me nel trasformare i semplici amici in amici con qualcosa in più durante le vacanze (è praticamente il suo superpotere): per questo ho girato a lui la tua domanda.
Dunque, visto che tu e il tuo fidanzato non avete molto tempo a disposizione – passerete solo un fine settimana con gli amici che volete scoparvi – qual è il miglior piano d’azione?
“Immaginando che i suoi amici non siano un gruppo di gay entusiasti del sesso e titolari di account su OnlyFans – lui non sa nemmeno se siano in coppia aperta o no – il tuo lettore dovrà muoversi con cautela. Perciò il primo passo è ovviamente quello di chiedere agli altri se sono in coppia aperta, una domanda a cui la maggior parte delle coppie gay risponde tranquillamente. Se lo sono, a quel punto è meglio affrontare il tema in anticipo. Se tutte e tre le coppie sono aperte e ci stanno – e non è affatto scontato – il senso di attesa che si creerà renderà il tutto molto più eccitante. Anche in questo caso, però, non si può comunque essere sicuri di come andranno le cose finché non si ritroveranno tutti insieme. Se non si crea un’intesa, meglio non insistere”.
Un altro buon motivo per parlarne in anticipo? “Senza un minimo di preavviso, i passivi del gruppo non saranno tutti magicamente pronti nello stesso momento”, ha detto il mio amico. “Proporre a bruciapelo una scopata di gruppo aspettandosi che i passivi siano pronti è una cosa che farebbe solo un attivo sprovveduto. Non sto dicendo che tutti gli attivi siano degli sprovveduti – non so neppure se il tuo lettore è attivo – ma da passivo penso che sia un’aspettativa tipica”.
Ho chiesto al mio amico a cos’altro devi stare attento. “Provarci pesante con degli amici intimi al primo tentativo di apertura della coppia può andare a finire benissimo o malissimo”, ha risposto. “Le coppie che si aprono per la prima volta hanno più probabilità di farsi delle paranoie, perciò se finora le altre coppie sono state chiuse, è meglio che il tuo lettore e i suoi amichetti ci vadano piano. Un’altra cosa di cui tenere conto è il fatto che saranno tutti rinchiusi nella stessa casa senza potersene andare, il che è un po’ rischioso. Perciò magari è meglio rimandare i tentativi all’ultima sera (sempre che ci sia intesa, ribadisco). Così, se tutto va nel verso giusto e il gruppo si morde le mani per non aver scopato da subito, può sempre organizzare un altro fine settimana insieme”.
P.s. Sono certo che qualcuno leggendo penserà : “Il mondo va a fuoco, e questo tizio pensa solo a fare incetta di cazzi in quel di Provincetown”. Per la cronaca, ho chiesto al mio amico cos’altro gli passi per la testa, per dimostrare che non pensa solo ai cazzi: “La potenza, la velocità e l’efficacia della propaganda di destra negli Stati Uniti sono affascinanti e insieme terrificanti”, mi ha detto. “Sinceramente, penso che internet abbia rovinato gli Stati Uniti e che l’avvento di una figura come quella di Trump fosse inevitabile. Sostanzialmente, il web ha reso impossibile distinguere le informazioni valide dalle stronzate false, spianandogli la strada. Non so come si possa rimediare a questa situazione, ma è così, e fa schifo. Però su internet trovo anche un bel po’ di cazzi, quindi ecco, non è tutta da buttare”.
Illustrazione di Francesca Ghermandi
Ho un dubbio. Io e il mio partner (maschio, gay) abbiamo un ragazzo che un paio di volte al mese viene a trovarci da Los Angeles. Sento che la storia con questo tipo si è esaurita, ma il mio partner vuole continuarla. Questo ragazzo preferisce me perché scopiamo, e quando lo facciamo lui mi confessa il suo amore. Ho dunque parlato con entrambi, ma sembra che nessuno dei due abbia afferrato il messaggio. Devo essere più cattivo per farmi capire?
– Keeping It Not Dramatic
Qualunque cosa tu abbia detto al tuo partner, e scritto al vostro ragazzo, non ha funzionato. O non hanno capito cosa intendevi perché non era chiaro, oppure sei stato chiaro eccome, Kind, ma quello che hai detto si prestava a molteplici interpretazioni. Il tuo partner ha scelto quella che gli permetteva di continuare a frequentare il vostro tipo, e quest’ultimo ha scelto quella che gli permetteva di continuare a prendersi il tuo cazzo.
Per quanto riguarda lui: l’impulso di scaricare qualcuno con tatto è lodevole, naturalmente, ma se il tatto è troppo l’altro non si rende neppure conto di essere stato scaricato. Perciò, anche se a quanto pare sei stato chiaro con il tuo partner, mi sembra che tu sia stato vago con il vostro ragazzo, nella speranza che lui faccia… cosa, di preciso? Che colga il messaggio subliminale e si convinca di essere lui a voler rompere con te? O che sia il tuo compagno – che a rompere non ci pensa nemmeno – a fare il lavoro sporco per far capire al vostro ragazzo che è finita?
Mi dispiace, Kind, ma è un compito che spetta a te. Non c’è bisogno di essere cattivi, ma devi essere netto: “Scusa, ma tra noi è finita. Non ti voglio più frequentare”.
Per quanto riguarda il tuo partner: tu vuoi rompere con il vostro ragazzo, lui no. Ma il tuo partner può continuare a frequentare questo ragazzo per conto suo? O è necessario che anche lui lo lasci? Ovviamente non si può pretendere che tu continui a vedere o a scoparti questo ragazzo se non ti va più, Kind, perché non sarebbe giusto nei tuoi confronti. Forse però il tuo partner troverà ingiusto dover rompere con il tipo solo perché tu non lo vuoi più, o lo troverà irrispettoso nei suoi confronti, che pure ha dei sentimenti di cui bisogna tenere conto. Se la regola che vige tra te e il tuo compagno è di frequentare o giocare con ragazzi solo in coppia, forse è il caso di rivederla. Spetta solo a voi due decidere se mantenerla o cambiarla. In bocca al lupo.
*** Sono un maschio gay di 33 anni in una relazione monogama. L’altra sera sono andato a un festival di musica dance con due miei amici gay boni, che sono in coppia, e durante la serata mi sono sballato. Avevo detto al mio fidanzato che dopo il festival sarei andato da lui. Invece sono andato a casa dei miei amici, con l’intenzione di farci sesso. Non l’abbiamo fatto, non ci siamo neanche baciati. Ci siamo solo fatti le coccole guardando RuPaul’s Drag Race. Mi sento terribilmente in colpa perché al mio fidanzato non ho raccontato nulla. Non so se devo. Non voglio spezzargli il cuore. Già ce l’aveva con me per non avergli detto che andavo a casa dei miei amici. Questa cosa me la devo tenere per me e proteggere i suoi sentimenti? O devo raccontargliela per scaricarmi dai sensi di colpa che provo? Ti prego, aiutami. Sento di aver appena rovinato una bellissima relazione.
– Almost Cheated Didn’t Cheat
Sei andato a ballare con una coppia di boni, ti sei fatto di roba varia e poi, invece di tornare a casa dal tuo fidanzato, come avevi promesso, sei andato dai tuoi amici. Ora, quando dici che non è successo niente, neanche un bacetto, io ti credo, Acdc, perché a me non hai motivo di mentire.
Però il tuo fidanzato, che sospetta sia successo qualcosa, sa che invece a lui hai motivo di mentire eccome, e perciò è meno propenso a credere che non sia successo nulla. E se ti fermi a rifletterci (cosa che hai delegato a me), quella notte qualcosa è successo: hai deciso di tradire il tuo fidanzato e per poco non lo hai fatto. Certo, non è chissà che, ma è comunque qualcosa.
Perciò al tuo fidanzato dovrai raccontare di quella notte, Acdc, e questo significa raccontargli cosa è successo o quasi.
Una volta spiattellato tutto, potresti provare a convincere il tuo fidanzato che quello che è successo è un buon segno. In fin dei conti hai rispettato il patto di monogamia nel momento più critico, cioè di fronte a una grossa tentazione. Ti trovavi da solo con due tizi boni, eri fatto e arrapato, ma non sei andato fino in fondo, pur avendone i mezzi, i motivi e l’occasione. Il che significa che il tuo fidanzato può fidarsi di te! Oppure potresti ammettere al tuo fidanzato che, pur avendo rispettato il patto di monogamia, l’essere andato dai due boni con tutte le intenzioni di farci sesso, e di avvalerti dell’occasione, significa che non puoi fidarti di te stesso. Certo, avete solo guardato RuPaul’s Drag Race e hai resistito alla tentazione, ma c’è mancato pochissimo. E probabilmente, la prossima volta che sarai fatto e arrapato, cederai.
E una prossima volta ci sarĂ .
Questo è il genere di conversazioni che trasformano o mettono fine a una relazione – la posta in gioco è altissima – ma è più probabile che la tua storia sopravviva a una conversazione brutalmente sincera fatta prima di tradire, che all’inevitabile scontro dopo un tradimento.
(Traduzione di Francesco Graziosi)
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