Tragedia della montagna sulle Alpi svizzere. I corpi di cinque scialpinisti sono stati ritrovati a circa 4.000 di quota sul ghiacciaio Adler del massiccio del Rimpfischhorn, sopra la rinomata stazione sciistica di Zermatt, nel vallese, dopo una breve ricerca in elicottero innescata dalla segnalazione di un altro gruppo di sciatori che ha ritrovato quattro paia di sci depositati sul ghiacciaio Adler, alla base di una parete su cui probabilmente le vittime stavano tentando ieri la scalata.
I cinque, di cui è ancora in corso l'identificazione, non avevano comunicato il percorso pianificato né segnalato la propria presenza al vicino rifugio Britannia, da cui presumibilmente sono partiti. La ricerca compiuta da un elicottero di Air Zermatt è stata breve e ha permesso di ritrovare due dei corpi su un piccolo nevaio in parete, circa 200 metri più in alto del punto sotto al quale sono stati trovati gli sci abbandonati. Con loro è stato trovato anche il quinto paio di sci. Gli altri tre corpi sono stati invece rinvenuti circa 500 metri più in basso rispetto alla segnalazione, in un canalone, trascinati con ogni probabilità da una slavina o travolti da una lastra di ghiaccio staccatasi più in alto.
Secondo il capo del soccorso alpino di Zermatt, Anjan Truffer, interpellato dal sito di news 24 Heures, "è possibile che il gruppo sia stato travolto dal distacco di una lastra di ghiaccio nel canalone che stavano scalando, precipitando per diverse centinaia di metri. Al momento non sappiamo di più". Secondo Bruno Kalbermatten, responsabile della comunicazione di Air Zermatt, l'ipotesi che la valanga abbia trascinato le vittime deriva da osservazioni a terra: "Abbiamo rilevato tracce di una slavina. Ma le cause della tragedia non sono ancora del tutto chiare", afferma.
Venerdì sera si è rischiata un'altra tragedia sul Fiescherhörner, sempre nel canton vallese, dove quattro alpinisti erano rimasti bloccati dalla nebbia e dai forti venti. Il primo tentativo di salvataggio era stato interrotto a causa delle condizioni meteorologiche, ma un secondo tentativo, poco dopo mezzanotte, ha portato tutti e quattro in salvo. Nel marzo 2024, sei scialpinisti morirono in una violenta tempesta di neve nei pressi di Zermatt. Il gruppo, di età compresa tra 21 e 58 anni, comprendeva cinque membri della stessa famiglia.
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