In contrast to China's strong reaction to Trump's protectionist tariffs, India has chosen a path of diplomatic engagement. Despite significant market impacts, the Indian government is actively negotiating a comprehensive bilateral trade agreement with the US (US-India Compact), initiated even before the recent tariff announcements. This strategy aims to mitigate the negative effects of the tariffs and potentially benefit from them by stimulating domestic production.
Discussions with the US are underway to address the trade imbalance and finalize the US-India Compact, which was initially discussed during Modi's visit to the White House. Simultaneously, India is in talks with the EU, which is pushing for zero tariffs on auto imports. While the Indian government considers gradually reducing tariffs, the domestic industry opposes this, advocating for a minimum 30% tariff and maintaining current rates on electric vehicle imports for another four years.
India's approach seeks to attract foreign investment, as delocalization to India might become more appealing than competing nations with higher tariffs. The strategy underscores India's ambition to navigate global trade tensions strategically, prioritizing diplomatic solutions and potentially utilizing the situation to foster domestic economic advancement.
di Alessandra Muglia
New Delhi ha iniziato a trattare con Washington ben prima del «Liberation Day»: in ballo un accordo commerciale di ampio respiro. Anche l'Ue chiede al governo di Modi di togliere le tariffe sullâimport di auto
Se la Cina risponde a muso duro minacciando contro-dazi alla furia protezionista di Trump, lâaltra grande potenza asiatica, lâIndia, tace, non reagisce. Nessuna dichiarazione dal governo di New Delhi, nemmeno dopo lâultimo annuncio di tariffe extra del 26%, in vigore da domani, che si aggiungono ai dazi di base del 10%.Â
Non che il contraccolpo di questo terremoto non sia stato avvertito anche qui: ieri i mercati hanno ceduto terreno colpiti dai timori per i rischi di una guerra commerciale globale, con i due principali indici azionari indiani crollati del 5% ciascuno, ai minimi degli ultimi 9 mesi.Â
Il fatto è che il governo nazionalista di New Delhi sta cercando una «via indiana» per limitare gli effetti devastanti di questo attacco alla globalizzazione. Non solo: punta a addirittura a trasformarla in unâopportunità per rilanciare la produzione nazionale.Â
Tuttâaltro che una missione impossibile visto che New Delhi e Washington stanno definendo i dettagli di un accordo commerciale bilaterale di ampio respiro, lâUs-India compact, già annunciato a febbraio, durante la visita alla Casa Bianca di Modi, che si era precipitato da Trump a pochi giorni dal suo insediamento, uno dei primi leader mondiali a incontrarlo da neo presidente bis. In quellâoccasione era emersa la volontà americana di ribilanciare lo squilibrio commerciale tra i due Paesi, con un deficit Usa stimato intorno ai 46 miliardi di dollari. E i due leader si erano lasciati con lâimpegno di avviare entro lâautunno di questâanno la prima tranche dellâaccordo.Â
APPROFONDISCI CON IL PODCAST
Malgrado questa premessa, per forzare i tempi, nel «Liberation day» Donald Trump ha annunciato nuove misure anche contro lâIndia, chiarendo che nonostante Modi sia «un grande amico», il suo Paese «non trattava bene» gli Stati Uniti. Così New Delhi ha scelto di proseguire per la via diplomatica: nellâultima settimana più volte il ministero del Commercio indiano ha ripetuto che le due parti stanno «attivamente trattando» per chiudere lâaccordo il prima possibile.Â
Del resto lâintesa avvantaggerebbe New Delhi anche nellâattirare nuovi investimenti stranieri: delocalizzare in India diventerebbe più conveniente rispetto ai competitor della regione alle prese con dazi maggiori, dalla Cina (34%) al Bangladesh (37%), dallo Sri Lanka (44%) a Vietnam (46%) e Thailandia (37%).Â
LâIndia sta trattando anche con la Ue, che chiede zero dazi sullâimport di auto nellâambito di un accordo commerciale in sospeso da tempo. Il governo di Modi sarebbe disposto ad andare incontro allâUnione e ridurre gradualmente i dazi al 10% da oltre il 100% attuale, secondo fonti citate da Reuters. Questo nonostante la contrarietà del settore industriale indiano che esige che venga mantenuto un dazio di almeno il 30% e non siano modificate le tariffe sull'importazione di veicoli elettrici per altri quattro anni.
8 aprile 2025 ( modifica il 8 aprile 2025 | 14:44)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Skip the extension — just come straight here.
We’ve built a fast, permanent tool you can bookmark and use anytime.
Go To Paywall Unblock Tool